venerdì 27 febbraio 2009

A Giulia

Amica,
questo post è per te. Il giardino non poteva non dedicartene uno per il tuo compleanno. So che non ami particolarmente questa ricorrenza, ma perdonami: è solo un pretesto per dirti grazie.
Grazie perchè ci sei nella mia vita da più di dieci anni ininterrottamente.
Grazie per i nostri alti e bassi, i nostri litigi, i nostri scontri, perchè ci hanno portate ad essere quello che siamo.
Grazie perchè non sei me, perchè con la tua diversità mi fai crescere.
Grazie per le nostre avventure sui banchi di scuola di medie e liceo: il romanzo a quattro mani, le gite, le studiate insieme, la tua passione per biologia e la mia per filosofia, cresciute l'una di fianco all'altra.
Grazie per le infinite chiacchierate, i consigli, le lacrime.
Grazie per la sincerità assoluta.
Grazie per essere la mia migliore amica.
Buon compleanno!

lunedì 23 febbraio 2009

Stranezze rodigine

La settimana scorsa ho fatto una curiosa scoperta, qui a Rovigo. Grazie ad Orlando, ho notato che nei campi dietro il centro commerciale "La fattoria" c'è un vecchio scuolabus abbandonato. Lo si vede piuttosto bene percorrendo in automobile la strada sul retro del centro commerciale. Un bus, nel bel mezzo della campagna, immerso nel nulla assoluto. Come sia arrivato lì e perchè, nessuno lo sa. Fatto sta che è lì, come una specie di citazione/monumento ad onore del film "Into the wild". Bizzarro, non è vero?

sabato 21 febbraio 2009

Piccoli e lenti passi verso l'alloro

Ho ufficialmente scelto l'argomento della mia tesi di laurea specialistica: i diritti umani. Stessa relatrice della tesi triennale, e stessa materia, Bioetica, da sempre mio ambito di studio preferito.
Si avvicina, seppur lentamente, il traguardo tanto agognato quanto temuto.
Agognato perchè sarà la fine di un percorso impegnativo, di fatica e di soddisfazione.
Temuto perchè sarà l'inizio di qualcosa che ora non riesco ad immaginare e per questo mi fa paura.
Si avvicina, seppur lentamente, il compimento di questo cammino di crescita umana e culturale che ho avuto la fortuna di condividere con persone che da compagni di studi sono divenuti amici importantissimi.
Sono felice e spaventata.

martedì 17 febbraio 2009

Primavera

In questi giorni di timido sole mi sta venendo una voglia incredibile di primavera.
Il mio compleanno, i giardini fioriti, le giornate che si allungano, le ballerine e i vestiti leggeri, le passeggiate a Bologna e a Rovigo, il sole che accarezza la pelle ma non la brucia, i gelati in compagnia, il clima temperato, il mondo che riprende colore.
Primavera per me è tutto questo.
Sì, forse è la mia stagione preferita...

venerdì 13 febbraio 2009

All you need is... love?

Non so se sia il clima sanvalentiniano o che, fatto sta che in questi ultimi giorni mi è successa una cosa strana: tutte, ma proprio tutte, le conversazioni che ho tessuto con gli amici importanti hanno avuto come argomento l'amore. Filippo, Gloria, Chiara... Tutti loro mi hanno parlato, di loro spontanea volontà e in termini assolutamente diversi l'uno dall'altro, del loro amore per qualcuno. E anch' io, recentemente, mi sono ritrovata a parlare d' "amore". Per una volta in prima persona. Per una volta in un modo diverso, meno catastrofico, rispetto alle mie aspettative/predizioni.
Sorridendo, dico che l'amore è qualcosa di decisamente democratico. Coinvolge tutti, senza distinzioni di razza, classe sociale, religione, istruzione... A volte mi sembra sia davvero in qualche modo il motore del mondo, e ciò che ci rende, in fondo, tutti uguali, nella nostra diversità.

sabato 7 febbraio 2009

Insonnia

Fin da piccola (e mia mamma ne è testimone, suo malgrado!), ho sempre avuto la tendenza a soffrire d'insonnia. Basta qualche giorno di stress, esami, preoccupazioni o inquietudini di varia natura, e, trac, mi zompa addosso l'insonnia per una o due notti.
Passare delle ore svegli a notte fonda ha dei lati brutti e dei lati belli. Tra i brutti ricorderei l'impressione di sentirsi un fantasma che brancola solo e al buio in casa, tra i belli sicuramente la dolcezza che c'è nel vegliare il sonno degli altri. E' meraviglioso guardare una persona dormire, sentire il suo respiro lento e regolare.
Chi soffre d'insonnia trova qualche modo per ingannare il tempo: c'è chi legge, c'è chi guarda la tv, c'è chi mangia, c'è chi scrive. Io rientro nell'ultima categoria. Di notte l'atmosfera è così surreale e il silenzio così tremendamente profondo che le idee, i pensieri, le emozioni, scorrono fuori con un'incredibile disinvoltura, impossibile tra gli schiamazzi diurni. Non per niente si dice che molti romanzi siano stati scritti di notte e che l'insonnia sia la "malattia" tipica degli scrittori. Mi piace allora cullarmi nell'idea, sicuramente illusoria e anche un po' scema, lo ammetto , che la propensione alla scrittura sia in qualche modo presente nel mio Dna, mi piace giocare ad immaginarmi giornalista freelance o scrittrice di romanzi in un futuro più o meno prossimo. Io, la notte, un portatile, una casa high-tech, una tazza di thè, tutti che dormono tranne me e il mio gatto... Nero, naturamente...

mercoledì 4 febbraio 2009

La rosa bianca e la rosa rossa

Non ho ancora parlato di te in questo mio blog, anche se "Il giardino del gatto nero" ti deve molto, per lo meno per la sua nascita.
Ricordo ancora la prima volta che ti incontrai: era un giorno di sole della tarda primavera bolognese, indossavi una tracolla Eastpak, parlavi di una tesi sulle "cellule che si suicidano" e avevi i capelli lunghi, fermati da un cerchietto. Non te l'ho mai detto, ma la prima cosa che pensai fu: "Dio, quanto odio i ragazzi col cerchietto!!!".
E' più o meno partito così l'incrocio delle nostre strade, tra i milioni di incroci possibili di cui è fatta la vita. E' più o meno cominciato così il cammino di conoscenza reciproca che ci sta accompagnando e che ha ancora molta strada da fare.
Ogni giorno incontro uomini, incrocio sguardi, sorrido a battute e complimenti. Ma non ho mai nascosto il fatto che lo scontro col tuo piccolo mondo ha provocato fin da subito un terremoto nel mio piccolo mondo. Sebbene il mio piccolo mondo non sia una zona altamente sismica, ma una terra estremamente razionalistica e raziocinante, nella quale una discreta percentuale di incontri di conoscenza con i ragazzi finisce nelle mie tipiche frasi: "Quello mi annoiava, non aveva niente da dirmi, mi toccava fare monologhi", "Quello mi voleva solo scopare", "Quello non era il mio tipo".
Con te non è stato così, non so perchè, e sai che ti dico? Che più ti conosco, e più mi piaci. Più ti conosco, più ti desidero. Come uomo, non solo come amico.
Ti guardo, e penso che vorrei averti, in corpo, anima e mente.
Vorrei annegare nei tuoi occhi per poter risorgere sulle tue labbra.
Vorrei portarmi addosso il calore della tua pelle e il tuo respiro.
Vorrei viverti, in tutte le tue paure, in tutti i tuoi sogni, in tutti i tuoi difetti, in tutti i tuoi pregi, in tutti i gesti semplici e quotidiani, in tutte le tue buffe espressioni, e non mi basteresti mai.

So già a cosa stai pensando. Al tuo bellissimo sogno, che forse non è qui, al fatto che non vuoi legarti a nessuno finchè non sai se partirai, e bla bla bla. Tutto perfettamente condivisibile; eppure sai qualche volta che penso? Che, se fossi io la tua ragazza e capissi, con lo stare insieme e con il tempo, di amarti davvero, forse non ci vedrei nulla di pazzo o di eroico nel prendere in considerazione l'ipotesi di raggiungerti in Svezia, una volta chiuso il mio percorso universitario qui. In fondo, le migliori opportunità si giocano nel mondo, per tutti.

Ti ho porto la rosa bianca dell'amicizia, e tu l'hai accettata. Quella l'avrai per sempre. E' tua, non te la toglierei mai per nessun motivo. Ti sto porgendo anche la rosa rossa dell'amore, ancora chiusa a bocciolo, nell'attesa che il tempo la possa far fiorire, se fiorire è il suo destino. Se tu vuoi, puoi prendere anche quella. E' una possibilità. Sta solo a te pensarci e decidere.

martedì 3 febbraio 2009

Mezzo secolo

Lo so, non sono la figlia perfetta.
Neanche tu sei il padre perfetto.
L'aspetto che più stupisce del volersi bene è proprio riuscire a farlo nonostante l'imperfezione, o meglio, in forza dell'imperfezione.

Oggi compi cinquant'anni, e poter vivere con te questo tuo traguardo mi emoziona.
Buon compleanno, papà.