Eccomi qui, tornata dal mio bellissimo weekend a Roma. Tante, troppe sono le cose che ho visto/fatto/avrei voluto vedere/fare (se avessi avuto più tempo) e che potrei raccontare, ma mi soffermerò ad elencare quelle piccole chicche che hanno reso indimenticabili questi tre giorni:
- il "sightseeing" per tutto il centro città con l'autobus;
- le serate: piazza Navona, Campo dei Fiori, ma soprattutto Trastevere;
- Elenuccia che tenta di fare la guida turistica: "Quello lì è il
poggiolo del duce (= il balcone di Piazza Venezia)", "Questo è il
tombino (= la Bocca della verità)" "Questa è
PDP (= Piazza del popolo)"
- le distanze e gli orari dilatati in maniera esagerata;
- entrare in tutti i negozi possibili immaginabili, a tutte le ore del giorno e della notte (sì, anche della notte!);
- la crèpes alla Nutella prima di andare a letto, ottima per la dieta;
- le mie stronzate: "Oh, ma sai che bello se facessero una discoteca ai Fori?"
- cucinare insieme;
- l'accento simpatico dei romani,
- il viaggio di andata: a Firenze sale sul mio Eurostar un trentacinquenne, bellissimo, tiratissimo, tartarugatissimo; si siede sul sedile di fronte al mio e, dopo un quarto d'ora dalla partenza da Firenze, mi dice: "Scusa, questo treno dove va?" "A Roma."" Perfetto, ho sbagliato treno, io devo andare a Milano!!!"